Il campo da tennis.
Inaugurato nel 1927, l'Hotel Mare e Pineta ha segnato profondamente la storia turistica di Cervia e di Milano Marittima.
La storia dell'albergo è infatti fortemente intrecciata con l'evoluzione di Milano Marittima. Dopo alcuni anni di sviluppo nel quale erano state costruite le prime villette in stile liberty nello splendido scenario della secolare pineta di Cervia, cominciò a farsi strada l'idea di avviare l'attività di un grande albergo in grado di dare prestigio alla nuova località turistica. Da un'originaria costruzione di villette abbinate realizzate nel 1926, venne presentato un progetto di ampliamento dell'edificio con le caratteristiche di un moderno albergo.
La denominazione della nuova struttura riprendeva le peculiarità del luogo: Mare e Pineta. Il 1927 è l'anno in cui Cervia viene riconosciuta con un decreto ministeriale "Località di soggiorno e turismo" e nel quale viene conferita la cittadinanza onoraria di Cervia alla scrittrice Grazia Deledda, Premio Nobel per la letteratura.
Nel 1927 iniziava la sua attività il "Mare e Pineta". Nelle cronache del tempo si leggeva tra l'altro: "..Il gioco del tennis, l'ampia terrazza a mare per ritrovo e ballo e tutte le comodità più moderne rendono Milano Marittima la meta ormai preferita di una colonia elegante ed aristocratica, caratterizzata però sempre da quella nota di familiare cordialità propria dei figli di S. Ambrogio."
Verso la fine degli anni venti, l'albergo diventa la sede dei maggiori eventi turistici della città, con intuizioni importanti che riguardano la valorizzazione del binomio turismo e cultura (pensiamo al Premio Cervia degli anni trenta) e del binomio turismo e sport (cominciano negli anni venti i tornei di tennis e in anni successivi i concorsi ippici).
Nella gestione dell'albergo si sono succeduti imprenditori che hanno fatto la storia del turismo cervese, da Carlo Allegri ad Ettore Sovera (la cui gestione inizia nel 1938) ai suoi figli Amedeo e Giovanni. Antonio Batani e la sua famiglia subentra dal 1995 e dal 2015 la gestione ritorna agli attuali proprietari Salaroli di Forlì.
Codice:
| Collezione: Luciani
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